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giovedì 3 aprile 2014

I Bambini: alcuni apporti della pedagogia e della psicologia


SVILUPPO AFFETTIVO - SOCIALE – COGNITIVO…..
 

TEORIA PSICOANALITICA(Freud)

FASE FALLICA (3 –6 anni)  - Fase edipica – La libido si concentra in corrispondenza della zona genitale. La sessualità è narcisista e cioè autoerotica e d egocentrica, ma anche prime manifestazioni erogene (manifestazioni di masturbazione ed esibizione, oltre che vivaci curiosità relative alle differenze tra i due sessi. Paura di “Castrazione”
Nascita del sentimento di colpa, come presenza intrapsichica di un principio regolatore (SUPER IO) che inizialmente è una rappresentazione intrapsichica delle figure parentali con cui il bambino si è identificato e che si arricchirà con le successive identificazioni con altre figure autoritarie. Si deve constatare che a questo livello nasce una sorta di modello per le future identificazioni e ogni problema tra individuo e principio di autorità nasce qui. L’identificazione avviene prevalentemente con quella delle figure parentali che appare come la più frustrante (la figura dello stesso sesso verso cui era apparsa gelosia, invidia, ammirazione).
A 5 anni il processo di socializzazione del bambino raggiunge il massimo di sviluppo. Più cooperativi che competitivi. Il gioco esercita sul bambino un “piacere” funzionale indipendente dal contenuto stesso della sua azione. Altro piacere è dato dalla conoscenza del suo corpo, dalla conquista del successo che aiuta anche alla risoluzione della tensione. Inizialmente ogni impulso, ogni sentimento, ogni meccanismo di difesa dell’ansia viene espresso sotto forma di fantasie la cui origine rimane inconscia. Con il differenziarsi delle funzioni dell’IO il bambino assume la capacità di confrontare le sue primarie fantasie con il “principio di realtà” a cui gradatamente esso si adatta. A volte il gioco diviene rappresenta l’espressione di un divieto o di una punizione o espressione simbolica di un vissuto.
 

ERIKSON (allievo di Freud)

STADI DELLO SVILUPPO PSICOSOCIALE

PRINCIPIO EPIGENETICO: ciascun stadio ha un momento di dominanza particolare finché tutte le parti si combinano per formare un tutto funzionante. Lo sviluppo della personalità consiste in una serie di svolte decisive che egli descrive in dicotomie di qualità desiderabili e di pericoli.(Sono 8)

bulletFIDUCIA opposta a SFIDUCIA (dalla nascita a un anno). La fiducia viene favorita da coerenza, continuità e uguaglianza di esperienza nel soddisfacimento dei bisogni fondamentali dell’infante da parte dei genitori. Importanza del rapporto materno. Inadeguatezza, incoerenza e attenzioni negative possono far nascere la sfiducia.
bulletAUTONOMIA opposta a VERGOGNA e DUBBIO (da 2 a 3 anni). Permettere ai bambini di fare ciò che sanno fare col loro ritmo e a modo loro. Evitare di fare vergognare i bambini per dei comportamenti inaccettabili. Troppa protezione o mancanza di sostegno possono portare il dubbio sulla capacità di controllare sé o l’ambiente.
bulletINIZIATIVA opposta a COLPA (da 4 a 5 anni). Favorire l’esplorazione, l’attività e prestare attenzione al linguaggio e alle domande. Restrizioni o prendere le domande come delle seccature portano alla colpa.
bulletOPEROSITA’ opposta a INFERIORITA’ (da 6 a 11 anni). Lodare per i risultati. Limiti all’attività e critiche a quanto fatto portano inferiorità
IMPLICAZIONI: lasciare che i bambini facciano ciò che sono capaci di fare ma intervenire incoraggiando a provare altro se essi affrontano attività che l’educatore prevede troppo difficili da portare a termine. Favorire l’iniziativa e intervenire solo quando un bambino viola i diritti degli altri. Limitare il rischio di gelosie cercando di far concentrare il bambino più su ciò che sta facendo che al confronto con chi ha già terminato ciò che lui sta portando a termine. Fornire una guida per ridurre la possibilità che il bambino provi il dubbio.

HAVIGHURST

COMPITI EVOLUTIVI

Sono compiti che sorgono in un certo periodo della vita personale e al riuscita in esso conduce la persona alla felicità e alla riuscita nei compiti successivi, mentre il fallimento porta all’infelicità, alla disapprovazione sociale e rende difficili i compiti successivi. (elenca 7 stadi della vita).
Per la scuola materna:
bulletFormazione di concetti semplici sulla realtà sociale e fisica (madre, padre, scuola, insegnante,… ed oggetti di ogni giorno)
bulletApprendere e mettersi in rapporto emotivo con genitori, fratelli e gli altri. (imitazione; per gli insegnanti questo significa fungere da modelli desiderabili)
bulletApprendere a distinguere il giusto dallo sbagliato ed a sviluppare una coscienza
 

PIAGET (1896-1980)

Principi fondamentali: (influenza degli studi di biologia ed epistemologia) gli esseri umani ereditano due tendenze fondamentali: l’ORGANIZZAZIONE (tendenza a sistematizzare e a combinare i processi in sistemi coerenti) e l’ADATTAMENTO (tendenza ad adattarsi all’ambiente). Come il cibo viene trasformato in forma usabile dal corpo così il processo intellettuale trasforma le esperienze in una forma utilizzabile nelle nuove situazioni. I ponesi intellettuali cercano un equilibrio tramite il processo di EQUILIBRAZIONE. Questa è una forma di autoregolazione che stimola i bambini ad apportare coerenza e stabilità alla loro concezione del mondo e a rendere comprensibili le incoerenze dell’esperienza. Il bambino trasforma le esperienze in conoscenza attraverso due processi complementari: l’ASSIMILAZIONE (processo che permette l’incorporamento di elementi nella struttura cognitiva del bambino) e l’ACCOMODAMENTO (modifica di alcune concezioni a seguito dell’assimilazione). Questi due processi creano nel bambino uno SCHEMA. L’organizzazione e l’adattamento producono una serie di STADI  DI PENSIERO E DI COMPORTAMENTO.
bulletSTADIO SENSOMOTORIO: (0-2 anni) consolidamento dei riflessi  loro applicazione; passaggio da schemi differenti alla loro organizzazione e alla creazione di schemi più complessi. Comparsa rudimentale di qualche forma di rappresentazione (anticipo dell’effetto di alcuni comportamenti)
bulletSTADIO PREOPERATORIO (2 – 7 anni) acquisizione graduale della capacità di conservare e decentrare, non di operazioni (reversibilità). Capacità di compiere operazioni con “oggetti” e con “immagini di oggetti”, come, ad esempio, quella di raggruppare gli oggetti in clasi, somiglianze,…
azioni interiorizzate: imitazione differita
 gioco simbolico
 comparsa del linguaggio
                                                                                 egocentrismo intellettuale
                                                                                 realismo morale (es.: della macchia)
bulletSTADIO OPERATORIO CONCRETO (7- 11 anni circa) operazioni intellettuali
(esempio del principio di conservazione con il recipiente diverso e l’acqua)
Utilità dello scontro di opinioni; privilegiare il fare, inteso come sperimentare; importanza della logica e matematica che ha le proprie radici nell’azione.
 

VYGOTSKY (1896-1934)

La psiche è condizionata dall’evoluzione storica della società. Grande valore ha il processo insegnamento – apprendimento. L’elemento mediatore è il linguaggio, inteso come segno, di cui la parola è un segno privilegiato per la possibilità di generalizzazione che consente (essa è il pensiero tradotto in parola). Pensiero e linguaggio hanno differenti radici genetiche e si sviluppano per un certo periodo in modo autonomo. Quando si incontrano si ha una radicale trasformazione delle facoltà intellettive dell’individuo. Il pensiero verbale è determinato dal processo storico-culturale della società, ne consegue che il processo di sviluppo segue quello di apprendimento e dal divario tra i due si crea l’area dello sviluppo potenziale. E’ qui che si situa l’intervento dell’insegnate che stimola e guida a soluzioni per lui già verbalizzate a livello superiore.       [+…Self-government]
 

BRUNER (1915 – viv. nel ‘95)

Simile a Piaget suggerendo che lo sviluppo intellettuale avviene in TRE STADI (che egli denomina sistemi di rappresentazione). Il primo è la RAPPRESENTAZIONE ESECUTIVA poiché il bambino definisce eventi ed oggetti sotto il profilo delle azioni che egli fa nei loro confronti; dall’età di circa tre anni compare la RAPPRESENTAZIONE ICONICA che dipende dalla organizzazione visiva e degli altri sensi. A questo stadio subentra la RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA (astrazione) Per Bruner, a differenza di Piaget afferma che il pensiero è un linguaggio interiorizzato e che le regole sintattiche del linguaggio, più della logica, possono spiegare la padronanza della conservazione e di altri principi. (esperimento della conservazione variato). Per Bruner gli sforzi vanno prodotti quando certe capacità cominciano a svilupparsi. Anche la prontezza va insegnata, nel senso che si devono predisporre degli itinerari di apprendimento per far sorgere questo aspetto. I concetti possono essere ridotti in forme diverse, alla portata di ogni allievo, al livello di sviluppo in cui si trova. In questo senso tutto può essere insegnato a tutti. Le vie dell’apprendimento sono tre: esperienza (rappresentazione operativa), di modelli (rappresentazione iconica), del linguaggio (rappresentazione simbolica). Gli stadi in Bruner non hanno una rigorosa successione cronologica.

FENERSTEIN

PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE
Per il recupero di soggetti ritardati, privilegiando la verbalizzazione come strumento capace di consentire il primo passo verso la concettualizzazione. Punta a modificare la struttura stessa degli atti mentali. Due sono i momenti in cui è articolato il suo programma: VALUTAZIONE DEL SOGGETTO e EFFETTIVO INTERVENTO. La “batteria per la valutazione del potenziale di apprendimento” tende a scoprire che cosa il bambino può apprendere (e non a valutare quello che ha  o non ha appreso). Potremmo chiamarla, con terminologia attuale, “diagnosi funzionale” con lo scopo di evidenziare i “potenziali”su cui lavorare. A questo segue il programma di intervento: 500 pagine di esercizi o “strumenti” ricavati da 25 anni di esperienza.
 

WATSON – COMPORTAMENTISMO – SKINNER

Teoria dello STIMOLO-RISPOSTA basato sul RINFORZO della risposta (appoggiandosi ai risultati di Pavlov). GENERALIZZAZIONE DELLO STIMOLO E DISCRIMINAZIONE. Da qui la teoria che il comportamento dell’uomo può essere condizionato (esperimento del topo e Albert).
Ma questi erano condizionamenti su azioni non riflesse. Skinner provò attraverso la GABBIA DI SKINNER che è possibile un CONDIZIONAMENTO OPERANTE  o  STRUMENTALE
 

MASLOW

PSICOLOGIA DELLA TERZA FORZA. I bambini sani hanno piacere di crescere. Psicologia Umanista: il comportamento non è determinato in modo esclusivo da forze esterne; ogni bambino è la propria determinante principale; l’influenza più grande che gli adulti hanno nei confronti dei bambini sta nella soddisfazione dei loro bisogni di sicurezza, amore, appartenenza e stima e nell’aiutarli a compiere scelte assennate.
 

KOHLBERG

I bambini al livello PRECONVENZIONALE interpretano le situazioni morali sotto il profilo delle conseguenze fisiche (per esempio: la punizione) oppure con deferenza verso il potere o il prestigio (per esempio: il desiderio di evitare un danno)
SUGGERIMENTO: porre piccole questioni morali e far discutere.
 

CARATTERISTICHE ( ROBERT BIEHLER)

I bambini prescolari sono estremamente attivi. Essi hanno un buon controllo del loro corpo e godono dell’attività in se stessa.
A causa della loro inclinazione per  le esplosioni di attività i bambini della scuola materna abbisognano di frequenti periodi di riposo. Spesso essi stessi ammettono il bisogno di ridurre il ritmo.
La grande muscolatura dei bambini è più sviluppata di quella che controlla le dita delle mani. Per questo hanno difficoltà in esercizi di abilità quali allacciarsi le scarpe o abbottonarsi i vestiti.
I bambini perscolari hanno difficoltà a focalizzare gli occhi su oggetti piccoli e quindi la loro coordinazione mano-occhio può essere imperfetta.
Benché i corpi dei bambini sono flessibili ed elastici, le ossa che coprono il cervello sono ancora tenere
Benché i bambini siano più grossi, le bambine sono più avanti praticamente in tutti gli altri settori dello sviluppo, soprattutto nelle attività motorie fini.
La lateralizzazione è già stabilita nella maggioranza dei bambini (il 90% è destrorso) 
La più parte dei bambini ha uno o due migliori amici, ma queste amicizie possono cambiare rapidamente, anche se di solito tendono a giocare con la maggioranza degli altri bambini.
I gruppi di gioco tendono ad essere piccoli e non troppo organizzati, per cui cambiano con rapidità.
[Parten, la ]I bambini più piccoli giocano accanto agli altri, i più grandi con gli altri. Comportamento non occupato; gioco solitario; comportamento da spettatore; gioco parallelo; gioco associativo; gioco cooperativo.
Gli alterchi sono frequenti, ma tendono a essere di breve durata e presto dimenticati.
I bambini prescolari amano la drammatizzazione; la più parte delle trame che inventano derivano dalle loro esperienze e programmi televisivi.
Inizia la consapevolezza dei ruoli sessuali.
 
I bambini prescolari tendono ad esprimere liberamente ed apertametnte le loro emozioni. Gli scoppi d’ira sono frequenti. [Ginott ,la; sviluppare la consapevolezza dei propri sentimenti in un bambino ]
La gelosia fra compagni di classe è una cosa consueta, in quanto i bambini hanno molto affetto per l’insegnante e cercano la sua approvazione.
 
I bambini hanno notevoli abilità verbali. Alla maggioranza di essi piace parlare, soprattutto davanti ad un gruppo.
Immaginazione ed inventiva sono elevate a questo livello
I Bambini possono essere attaccati alle loro regole di linguaggio.
SUGGERIMENTI:
Giochi energici, ma sicuri; materiale facilmente manipolabile; test sociometrico di base; equilibrio tra attività scelte dai bambini, libere in giardino ed organizzate; costumi che aiutano alla drammatizzazione; sorrisi per TUTTI (annotarselo!) ; spazio a tutti nelle discussioni.
 
LIBRI
ROBERT F. BIEHLER, Psicologia applicata all’insegnamento, Zanichelli, Bologna, 1993.
AA.VV., L’educazione emotivo-affettiva nella scuola materna,Editrice La Scuola, Brescia, 1997.
JEAN PIAGET, Cos’è la pedagogia. Lo sviluppo naturale del bambino, iprincipi di autonomia, libertà e individualità, la scuola attiva, il lavoro di gruppo e il self-government nelle riflessioni di un grande psicologo, NEWTON&COMPTON EDITORI, Roma, 1999.
ASSUNTO QUADRIO, Psicologia dell’età evolutiva, VITA E PENSIERO, 1975.

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