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martedì 1 aprile 2014

QUALCHE ACCENNO DI DINAMICA DI GRUPPO


 In passato ho dovuto tenere una conferenza sulla "Dianmica di gruppo"
Si potrebbe dire moltissimo su questo argomento ed essere molto precisi (forse un girno lo farò anche), ma il gruppo che doveva ascoltarmi non era di quelli che ti lasciano troppo tempo per la teoria e ho cercato di riassumere al minimo decine di dispense studiate all'università, andando all'essenziale. Ve lo posto così come l'avevo concepito per mezz'ora di conferenza (molte cose le ho dette io, questo era solo un canovaccio...tuttavia utile).



ARGOMENTI

1-     TIPI DI GRUPPO
2-     RAPPORTI ALL’INTERNO DEL GRUPPO e tipologie
3-     PROBLEMI DI COMUNICAZIONE

1 tipi di gruppo...
Esistono diverse tipologie di gruppo che per comodità tratteremo in modo distinto, anche se nella realtà non esiste una tipologia così  univoca di gruppo, ma diverse tipologie si mescolano e cambiano a secondo delle questioni da affrontare e delle persone che ne fanno parte...pur rimanendo sempre una la tipologia dominante...

a-     Il gruppo autoritario...
Ha un capo indiscusso che è riconosciuto come tale per questione di esperienza o per ruolo sociale dato dall’incarico che ricopre
Questo capo prende tutte le decisioni e ha tutto sotto controllo..si circonda di collaboratori che in realtà sono degli esecutori, si sente indispensabile e alla fine lo è anche,  è onnipresente...e vuole essere informato su ogni cosa, non sopporta le iniziative personali...che vanno concordate prima.
VANTAGGI: massimo di efficienza, minimo di sforzo, ruoli chiari e compiti precisi, soluzioni veloci e immediate,  direzione univoca....atteggiamento di sicurezza  da parte di chi è in genere indeciso nelle cose...
SVANTAGGI: minimo di inventiva e soluzioni non sempre idonee alla situazione, deresponsabilizzazione degli appartenenti al gruppo, in assenza del “capo”...immobilismo,  frustrazione degli appartenenti al gruppo più attivi.

b-     il gruppo oligarchico...
Il gruppo è dominato dai più esperti o da coloro che detengono un ruolo sociale condiviso....
Questo gruppo ha un gruppo ristretto al suo interno che prende tutte le decisioni....ritiene che tutto il gruppo sia d’accordo con quanto proposto in quanto non ha apparentemente opposizione a quanto viene proposto e tende a imporre indirettamente quanto ritiene doveroso da farsi.
VANTAGGI: maggior creatività del gruppo nel prendere le decisioni,competenza nelle decisioni,  ruoli assegnati o scelti, ma non decisi dall’alto, soluzioni meno veloci del gruppo precedente, ma più condivise,  corresponsabilità di diversi individui  inter-scambiabili a seconda delle situazioni che si vengono a creare.
SVANTAGGI: poco coinvolgimento e “noia” da parte di chi non fa parte della cerchia ristretta, contrasti più o meno evidenti con soluzioni di compromesso tra coloro che si sentono coinvolti, poco spazio e attenzione nelle decisioni a chi non si ritiene facente parte della “cerchia ristretta”,  difficoltà ad entrare nell’ottica dell’altro...

c-      il gruppo democratico...
il gruppo non è dominato da nessuno, ma ognuno si sente coinvolto e partecipe di qualunque decisione, non ci sono capi indiscussi, ma ciò che conta è le motivazioni che vengono presentate, ognuno è importante allo stesso modo...
VANTAGGI: condivisione di proposte e interessi, partecipazione di tutti, massimo di creatività  e grandissima produzione di idee,  ,  ventaglio di proposte e azione con ruoli che cambiano di volta in volta, molte iniziative personali per migliorare le cose, i ruoli tendono a delinearsi con maggior visibilità.
SVANTAGGI: poca efficienza  in quanto ogni decisione richiede una discussione e una votazione,   a volte rischio ci dispersione e di lasciare una parte dei membri scontenti.

d-     il gruppo anarchico
Ognuno si sente protagonista e ritiene le proprie idee di utilità a tutti, ma non è disposto a rinunciarci con facilità e non considera a sufficienza le idee degli altri, tranne che non abbiano qualche possibilità di compromesso con le proprie...c’è molta produzione di idee, ma scollegate e si rimanda sempre alla volta dopo le decisioni, nel tentativo di far passare le proprie idee...spesso non si giunge a una vera conclusione e gli elementi del gruppo che mal sopportano il disordine tendono ad estraniarsi o a fare cerchia a sè..

e-     il gruppo perfetto
E’ il gruppo che sa adattare alla situazione e alla necessità il giusto gruppo al momento giusto....in realtà non esiste un gruppo migliore degli altri, in quanto dipende da ciò che il gruppo si trova a dover decidere...l’atteggiamento peggiore è chi lascia che le cose vadano avanti da sole....
Un buon leader di un gruppo cercherà di indirizzare a seconda degli argomenti dea trattare, del tempo a disposizione, delle necessità.....tutto il gruppo verso ora l’uno ora l’altro modello...SBAGLIARE QUESTO O NON TENER CONTO DI QUESTO PRIMA DI AVVIARE UN INCONTRO porta di solito insoddisfazione in alcuni dei partecipante, attese sperate che non ottengono spazio, assenza di possibilità di uscire da schemi pre-costituiti in quanto non programmati, risoluzioni affrettate prese spesso da pochi, disinteresse reale o apparente di alcuni,...e alla lunga contrasti che fuoriescono all’improvviso...








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