In passato ho dovuto tenere una conferenza sulla "Dianmica di gruppo"
Si potrebbe dire moltissimo su questo argomento ed essere molto precisi (forse un girno lo farò anche), ma il gruppo che doveva ascoltarmi non era di quelli che ti lasciano troppo tempo per la teoria e ho cercato di riassumere al minimo decine di dispense studiate all'università, andando all'essenziale. Ve lo posto così come l'avevo concepito per mezz'ora di conferenza (molte cose le ho dette io, questo era solo un canovaccio...tuttavia utile).
ARGOMENTI
1-
TIPI DI GRUPPO
2-
RAPPORTI ALL’INTERNO DEL GRUPPO e tipologie
3-
PROBLEMI DI COMUNICAZIONE
1 tipi di gruppo...
Esistono diverse tipologie di gruppo che per comodità
tratteremo in modo distinto, anche se nella realtà non esiste una tipologia
così univoca di gruppo, ma diverse
tipologie si mescolano e cambiano a secondo delle questioni da affrontare e
delle persone che ne fanno parte...pur rimanendo sempre una la tipologia
dominante...
a-
Il gruppo
autoritario...
Ha un capo indiscusso che è riconosciuto come tale per
questione di esperienza o per ruolo sociale dato dall’incarico che ricopre
Questo capo prende tutte le decisioni e ha tutto sotto
controllo..si circonda di collaboratori che in realtà sono degli esecutori, si
sente indispensabile e alla fine lo è anche,
è onnipresente...e vuole essere informato su ogni cosa, non sopporta le
iniziative personali...che vanno concordate prima.
VANTAGGI: massimo di efficienza, minimo di sforzo, ruoli
chiari e compiti precisi, soluzioni veloci e immediate, direzione univoca....atteggiamento di sicurezza
da parte di chi è in genere indeciso
nelle cose...
SVANTAGGI: minimo di inventiva e soluzioni non sempre idonee
alla situazione, deresponsabilizzazione degli appartenenti al gruppo, in
assenza del “capo”...immobilismo,
frustrazione degli appartenenti al gruppo più attivi.
b- il gruppo oligarchico...
Il gruppo è dominato dai più esperti o da coloro che
detengono un ruolo sociale condiviso....
Questo gruppo ha un gruppo ristretto al suo interno che
prende tutte le decisioni....ritiene che tutto il gruppo sia d’accordo con
quanto proposto in quanto non ha apparentemente opposizione a quanto viene
proposto e tende a imporre indirettamente quanto ritiene doveroso da farsi.
VANTAGGI: maggior creatività del gruppo nel prendere le
decisioni,competenza nelle decisioni, ruoli assegnati o scelti, ma non decisi
dall’alto, soluzioni meno veloci del gruppo precedente, ma più condivise, corresponsabilità di diversi individui inter-scambiabili a seconda delle situazioni
che si vengono a creare.
SVANTAGGI: poco coinvolgimento e “noia” da parte di chi non
fa parte della cerchia ristretta, contrasti più o meno evidenti con soluzioni
di compromesso tra coloro che si sentono coinvolti, poco spazio e attenzione
nelle decisioni a chi non si ritiene facente parte della “cerchia
ristretta”, difficoltà ad entrare
nell’ottica dell’altro...
c- il gruppo democratico...
il gruppo non è dominato da nessuno, ma ognuno si sente
coinvolto e partecipe di qualunque decisione, non ci sono capi indiscussi, ma
ciò che conta è le motivazioni che vengono presentate, ognuno è importante allo
stesso modo...
VANTAGGI: condivisione di proposte e interessi,
partecipazione di tutti, massimo di creatività e grandissima produzione di idee, , ventaglio
di proposte e azione con ruoli che cambiano di volta in volta, molte iniziative
personali per migliorare le cose, i ruoli tendono a delinearsi con maggior
visibilità.
SVANTAGGI: poca efficienza
in quanto ogni decisione richiede una discussione e una votazione, a volte rischio ci dispersione e di lasciare
una parte dei membri scontenti.
d- il gruppo anarchico
Ognuno si sente protagonista e ritiene le proprie idee di
utilità a tutti, ma non è disposto a rinunciarci con facilità e non considera a
sufficienza le idee degli altri, tranne che non abbiano qualche possibilità di
compromesso con le proprie...c’è molta produzione di idee, ma scollegate e si
rimanda sempre alla volta dopo le decisioni, nel tentativo di far passare le
proprie idee...spesso non si giunge a una vera conclusione e gli elementi del
gruppo che mal sopportano il disordine tendono ad estraniarsi o a fare cerchia
a sè..
e- il gruppo perfetto
E’ il gruppo che sa
adattare alla situazione e alla necessità il giusto gruppo al momento giusto....in
realtà non esiste un gruppo migliore degli altri, in quanto dipende da ciò che
il gruppo si trova a dover decidere...l’atteggiamento peggiore è chi lascia che
le cose vadano avanti da sole....
Un buon leader di un gruppo cercherà di indirizzare a seconda
degli argomenti dea trattare, del tempo a disposizione, delle
necessità.....tutto il gruppo verso ora l’uno ora l’altro modello...SBAGLIARE
QUESTO O NON TENER CONTO DI QUESTO PRIMA DI AVVIARE UN INCONTRO porta di solito
insoddisfazione in alcuni dei partecipante, attese sperate che non ottengono
spazio, assenza di possibilità di uscire da schemi pre-costituiti in quanto non
programmati, risoluzioni affrettate prese spesso da pochi, disinteresse reale o
apparente di alcuni,...e alla lunga contrasti che fuoriescono all’improvviso...
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